BeAut, il magazine differente, che fa dell’ironia e dell’attendibilità la sua carta d’identità .
La pandemia ha assestato solo il colpofinale. Ma in realtà quel sottile filo di rivalsa, o meglio di insofferenza, contro i canoni estetici imposti dai giornali e dalle riviste patinate piuttosto che dalle sfilate di modelle spesso anoressiche, lo stavamo tessendo da tempo, poco per volta. E stato un po’ come quella nota musicale che, imprigionata nello schema rigido dello spartito, decide alla fine di ribellarsi in un contrappunto e a risalire la corrente del pentagramma in senso inverso, riscoprendo infine un nuovo linguaggio e una nuova armonia delle cose.